Quando nel 1905 il signor John Spencer e sua moglie Ione acquistarono la casetta al 367 di Addison Avenue pensavano al loro futuro come marito e moglie, alla loro famiglia, ai progetti futuri. Sicuramente non avrebbero mai pensato che nel loro garage sarebbe nato svariati anni dopo il mondo dell'informatica e della tecnologia come oggi lo conosciamo.
La casa fu divisa in due abitazioni nel 1918 ma passarono placidamente altri venti anni prima che i giovani Dave e Lucile Packard freschi di matrimonio occuparono il trilocale al primo piano e Bill Hewlett, amico e collega di studi di Dave si stabilì nel loro piccolo garage.
Fu lì che nel 1937 il 25enne Dave fece il primo incontro di lavoro con Bill. Il loro scopo era iniziare un proprio business costruendo macchinari senza avere inizialmente un preciso “target”: l’idea era di costruire un macchinario che azionasse i muscoli umani, cosa che accantonarono ma che successivamente altri realizzarono: anche nelle intuizioni era chiaro si stesse parlando di pionieri…
Con un lancio di monetina decisero l’ordine delle iniziali della loro società e iniziarono ad addentrarsi nel mondo dell’elettronica.
Il primo vero lavoro che realizzarono fu un nuovo tipo di oscillatore audio, chiamato HP 200A. Curiosamente uno dei loro primi clienti fu un altro giovane rampante che, come loro, aveva iniziato in un garage: Walt Disney che lo usò nel suo Fantasia.
Iniziò così una storia costellata di invenzioni e successi: l’azienda divenne rapidamente leader mondiale nel campo della strumentazione elettronica ed informatica: calcolatori e buona parte dell’ hardware per i computer che oggi conosciamo passano nelle menti e mani di questi due progettisti.
Il garage viene ovviamente presto abbandonato grazie alla crescita esponenziale dell’azienda, ma è ancora possibile visitarlo: è diventato un museo dove una volta varcata la soglia del garage è possibile immergersi in una storia fatta di intuizioni, coraggio, spirito imprenditoriale.
Una umile autorimessa che dietro al suo portone in legno nascondeva e custodiva un mondo di innovazioni,tecnologia e parlava di futuro: il mondo che oggi tutti conosciamo e viviamo.